destionegiorno
Antonino Di Maio: Età 58 anni, nato a Sorrento. Corso di studi in ingegneria meccanica. I principali interessi profesisonali sono da sempre nel campo dell’energia. Nel 1993 sposa Vera che conosce dall’età di 16 anni. Nel 1997 nasce Mauro, il loro unico figlio. Nel 2004 il piccolo Mauro, all’età ... (continua)
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Methewriter
Le sue 40 poesie
Non lasciare che la cenere
dell’amore bruciato copra
i giorni rendendoli
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Assorto ascolto la voce dei flutti,
rombanti, nervosi, tumultuosi, spumeggianti.
O, a tratti, melodiosi,
racconto di un lento, dolce, sereno fluire.
Son sveglio, non dormo, non sogno.
Lo sento tutt’attorno a me,
sfiorarmi con la scia del suo
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Mi stai lasciando andare alla deriva
hai tagliato i legacci
hai spezzato le catene
hai mollato le cime,
e lentamente mi allontano
dalla dolce riva del tuo profumo.
Solco il mare della tristezza,
per quello che sarebbe potuto essere
e non è
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Dovrebbe odiarti per quello che gli stai infliggendo.
E invece, anela un sorriso che impietosamente gli neghi.
Costretto all’angolo della piazza
ad attendere l’ennesimo autobus, sempre vuoto d’amore,
ma ricolmo di miraggi.
Mantieni la sua vita
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Mi sono svegliato triste.
Una lacrima indugia indecisa sul bordo della palpebra.
Vorrebbe rientrare, ma proprio non ce la fa,
vorrebbe scivolare lentamente, per poi accelerare,
ungo la superficie piena di bozzi e avvallamenti del viso.
Non ci
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Ancora un ventitredodici,
questo forse più importante degli ultimi,
o forse no.
Intanto sono venti gli anni.
Vent’’anni: un bel suono, una cifra tonda,
un ennesimo traguardo.
Vent’’anni.
Quasi un uomo.
Ci sei? Ci sei e non ci sei.
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Cercherei di nascondermi
dietro gli specchi ingannatori di notti trasgressive e
l'illusoria assoluzione di alcol e droghe,
sesso e compagnie stravaganti,
nella speranza di seppellire sotto la spessa coltre
d'indifferenza le schegge acuminate del
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Si vedeva da lontano che stava annegando.
Dall'interno.
Lacrime saline che non trovavano
la loro strada e s'accumulavano lente, come
nel pozzo che c’era in giardino
le stille d’acqua della fredda pioggia d'inverno.
Si vedeva da lontano che stava
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All’alba attendi triste di traversare il mare
sull’esile filo.
Tieni lo sguardo basso, assorto, malinconico.
Porti con te la tua borsa
ricolma di tristezza e di paura
di rabbia e d’angoscia
di speranza e di disperazione
di ricordi e di
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Fratello, ora che indossi la cintura
non vedi più i colori del mondo,
non senti più il profumo dell’amore,
non ascolti il canto del vento.
Sei accecato dal pesante fardello
che altri ti hanno calato addosso.
Mutilato da una fede che
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Ogni giorno il primo raggio di sole
scavalca la collina,
penetra le fronde degli alberi d’arance,
s’insinua tra le assi delle persiane,
e disegna un’allegra macchia di luce
sulla parete della mia stanza.
Ogni giorno mi sveglio col bagliore
che
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Cercare logiche ferree
tentando di quadrare un cerchio
che non è né magico né perfetto.
In questo ed altro
ci s’inerpica
per rendere un letto vuoto
meno triste,
per far tornare a sorridere
un impolverato Winnie the Pooh,
per
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Mi detesto quando ho la stupida pretesa
di ritrovare l’amore perso per sempre
guardando il fondo di un bicchiere di rhum.
Non è il liquore che deforma la prospettiva
e non è la prospettiva che rincorro
tra i riflessi del vetro
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Te ne sei andato,
senza spiegazioni
lasciandomi prigioniero
dei miei sogni e delle mie paure.
Quanto temevo l’adolescenza.
E quanto l’aspettavo.
Il liceo, gli esami, la fidanzata.
Perfino lo scontro generazionale,
inevitabile alla tua e
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Detesto fingere
di non essere triste.
La bocca con
l’amaro si deforma
mi viene fuori
un ghigno lupesco
la maschera
di cera si scioglie
e comincio
a toccarmi
la barba.
Detesto essere triste
quando
fuori c’è il sole
quando
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